Cellula n° 20
PENTITEVI E DOPO RICEVERETE IL DONO DELLO SPIRITO SANTO (At 2,38)
- Alla parola di Pietro: ”Voi avete ucciso
Gesù” la folla risponde: “Cosa dobbiamo fare?
“.
- Pentitevi…battezzatevi…riceverete il dono
dello Spirito Santo.
* La liberazione dal peccato è la condizione
per la venuta dello Spirito.
Sap. 1,4 -Mt 9,17 (otri nuovi) – Es. di S.Agostino
(vaso di aceto e il miele)
Cristo è morto per il nostro peccato: dunque
moriamo al peccato! (Leggere a casa Rm 6,
1-13)
Oggi , se ascoltate la sua voce,non indurite
il vostro cuore (Eb 4, 7)
QUATTRO TAPPE
1 – RICONOSCERE IL PECCATO
Il mondo di oggi ci scherza sopra: vizietti,
peccatucci … paura dell’inquinamento atmosferico
e
non di quello morale…Gesù : “Temere chi uccide
l’anima” (Lc 12 , 4-5)
Influenza negativa del mondo nei cristiani:
anestesia spirituale, un peccato vago, nelle
strutture,
non nella persona!
Anziché liberarsi dal peccato ci si vuole
liberare dal rimorso del peccato!
Anziché lottare contro il peccato si lotta
contro l’idea di peccato (es. della morte).
Cristo è morto “per i nostri peccati” (1
Cor 15,3). Se togliamo il peccato da che
cosa Cristo è
venuto a salvarci ?
Riconoscere il nostro peccato personale.
2 – PENTIRSI DEL PECCATO
E Pietro disse : “Pentitevi!… (At 2 , 38)
Pentirsi = dal nostro modo di pensare al
modo di pensare di Dio.
Da farsi guidare dal proprio io al farsi
guidare dallo Spirito di Dio.
Essenziale il DOLORE per aver tradito l’amore
immenso di Dio per noi. Mi ha amato e io?
Nel pentimento lo Spirito tocca il nostro
cuore,e noi con la nostra libertà e la nostra
volontà
diciamo: “ Riconosco la mia colpa…Contro
te solo ho peccato…”(Sal 51)
Allora Dio si schiera dalla nostra parte(es.
nella parabola del figliol prodigo Lc 15
)
VOLERSI PENTIRE E’ GIA’ PENTIRSI .
3 - ROMPERE DEFINITIVAMENTE CON IL PECCATO
Dire BASTA! È il PROPOSITO. E’ volere liberarsi
SUBITO.
Invocare lo Spirito Santo perché rinnovi
in noi uno spirito saldo, un animo generoso.
Rifiutare la connivenza (complicità) con
il peccato, anche se purtroppo dovremo accettare
la
convivenza per la nostra debolezza, ci darà
l’occasione di lottare sempre e di purificarci.
No
all’abitudine peccaminosa e all’occasione
(es. ipnotizzazione)
4 – DISTRUGGERE IL CORPO DEL PECCATO
Nel sacramento della RICONCILIAZIONE. Alla
Chiesa è stato dato il potere in nome di
Gesù
e in virtù dello Spirito Santo: ”Ricevete
lo Spirito S.; a chi rimetterete…(Gv 20,22)
E’ Dio che stabilisce il modo con cui ci
perdona e ci dona lo Spirito Santo.
E’ importante rinnovare il nostro modo di
confessarci…sia efficace e risolutivo,non
come
un rito,un’abitudine o un obbligo,ma come
un bisogno dell’anima, un incontro gioioso
con
Gesù,che attraverso la madre Chiesa, ci rende
la gioia di essere salvati. Una volta confessati
i
nostri peccati non ci pensiamo più, ma viviamo
nella gioia di essere avvolti dall’amore
misericordioso del Padre che tutto perdona
e dimentica .
Di fronte alle prime minacce del sinedrio:
reazione = preghiera: “concedi di annunziare
con franchezza la tua parola “ ( v.29)
La franchezza va richiesta in preghiera,
è un dono di Dio, più ci sentiamo inadeguati
più preghiamo e facciamo agire Lui.
Non lavoriamo noi…lasciamo lavorare Lui attraverso
noi.
v.30 – “Stendi la tua mano perché si compiano
guarigioni…” : il miracolo è per la gloria
del Signore, segno
(secondo la sua discrezionalità) della sua
presenza e potenza. E’ necessario chiedere
nel nome di Gesù.
v.32 – Un cuor solo e un’anima sola perché
uniti dalla FEDE in Gesù: l’unione dei cristiani
non viene per
simpatia, per affinità ma perché Lui ci unisce.
La comunione dei beni è il segno esterno
della comunione dei cuori.
v.35 – A ciascuno secondo il bisogno: non
possiamo avere poveri privilegiati,ma tutti
i bisognosi sono
poveri e hanno diritto ad avere la nostra
cura,attenzione,consolazione…secondo il BISOGNO
DI CIASCUNO.
Per far questo non basta uno sguardo umano:
chiediamo il dono dello Spirito perché ci
illumini di volta in volta.
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